ANALISI DELL'IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (AIR)

A) Ambito dell'intervento, con particolare riguardo all'individuazione delle amministrazioni, dei soggetti destinatari e dei soggetti coinvolti.

        Il disegno di legge riafferma l'esigenza che nell'ordinamento giuridico siano previsti efficaci rimedi in favore dei soggetti che hanno subìto danni in conseguenza di atti di corruzione, sia sotto il profilo della tutela giudiziale dei loro diritti e interessi, sia sotto quello sostanziale del risarcimento del danno sotto il profilo del ristoro economico.
        L'intervento, poi, chiama in causa l'amministrazione della giustizia per lo svolgimento delle attività derivanti dall'applicazione della Convenzione.
        Sul piano delle implicazioni derivanti dalla ratifica, può evidenziarsi che, ai sensi dell'articolo 15 della Convenzione, il firmatario che non è membro del Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) al momento della ratifica, accettazione o approvazione, lo diviene automaticamente alla data di entrata in vigore della Convenzione stessa.

B) Esigenze sociali, economiche e giuridiche prospettate dalle amministrazioni e dai destinatari ai fini di un intervento normativo.

        La Convenzione da ratificare, analogamente agli altri consimili strumenti convenzionali internazionali, intende favorire, offrendo ai cittadini danneggiati da atti di corruzione, il conseguimento di una reintegrazione del danno patrimoniale e non patrimoniale.

C) Obiettivi generali e specifici, immediati e di medio/lungo periodo.

        L'obiettivo generale è il soddisfacimento delle esigenze prospettate al punto B).

D) Presupposti attinenti alla sfera organizzativa, finanziaria, economica e sociale.

        In considerazione della natura dell'intervento normativo e dell'ambito dello stesso, non appaiono ravvisabili particolari presupposti organizzativi necessari per l'attuazione dello stesso, né in seno all'amministrazione della giustizia, né in seno all'organizzazione giudiziaria, risultando evidentemente idoneo l'attuale quadro organizzativo.

E) Aree di criticità.

        Non si ravvisano, tenuto conto di quanto detto al punto D), aspetti di criticità.

 

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F) Opzioni alternative alla regolazione ed opzioni regolatorie, valutazione delle opzioni regolatorie possibili.

        Premesso che la cosiddetta «opzione nulla» risulterebbe di per sé contrastante con la necessità dell'intervento già evidenziata, non sono ravvisabili opzioni alternative alla regolazione.

G) Strumento tecnico-normativo eventualmente più appropriato.

        Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica è l'unico strumento tecnico-normativo possibile tenuto conto della riserva di legge formale imposta dalla Costituzione per l'autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali di cui all'articolo 80 della Costituzione.

 

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